I lavoratori del settore edile sono esposti a rischio elevato di contrarre malattie professionali, come la lombalgia, l’ipoacusia da rumore, la discopatia, tutte condizioni già trattate in precedenti articoli.
Un’altra malattia professionale molto diffusa tra i lavoratori delle costruzioni è la tendinite, che rientra nelle cosiddette patologie da sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore.
Infatti, come si legge sul sito issalute.it dell’Istituto Superiore di Sanità
“la tendinite normalmente è causata da continue ed eccessive sollecitazioni dei tendini che, a lungo andare, possono provocare danni e lesioni alle fibre che li compongono con conseguente infiammazione.”
Ma cos’è la tendinite, quali sono le cause principali, i sintomi e i trattamenti più efficaci? Scopriamolo insieme.
Cos’è la tendinite
Per spiegare cos’è una tendinite è necessario fare un passo indietro, e chiarire cosa sia un tendine.
I tendini sono un insieme di fibre resistenti che hanno il compito di unire il muscolo all’osso, una sorta di corde che tengono tutto ben saldo.
Con il termine tendinite si intende una infiammazione dei tendini, che può avere diverse forme cliniche, colpire differenti punti del corpo e avere cause svariate, tra cui lo sforzo eccessivo, una postura errata o una sollecitazione ripetuta e costante, molto frequenti tra gli operai edili.
Questa condizione provoca dolore, più o meno intenso.
Le forme cliniche di tendinite
Sebbene la tendinite possa verificarsi in qualsiasi tendine, è più comune intorno a spalle, gomiti, polsi, ginocchia e talloni.
Nel gergo comune sono molto note delle forme di tendinite, che noi chiamiamo ad esempio gomito del tennista, gomito del golfista, spalla del lanciatore, spalla del nuotatore, ginocchio del saltatore.
In questo opuscolo redatto dall’INAIL, dedicato alle patologie da sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore, è riportato il seguente elenco delle principali forme cliniche di tendinite.
- Spalla:
- Tendinite del sovraspinoso (tendinite della cuffia dei rotatori);
- Tendinite capolungo del bicipite;
- Tendinite calcifica (m. di Duplay);
- Borsite.
- Gomito:
- Epicondilite/Epitrocleite;
- Borsite olecranica.
- Polso-Mano:
- Tendiniti flessori-estensori (mano-dita);
- Sindrome di De Quervain;
- Dito a scatto;
- Sindrome del Tunnel Carpale.
Ognuna di queste forme di tendinite è riconosciuta dall’INAIL come malattia professionale, con relativo periodo massimo di indennizzabilità dalla cessazione della lavorazione che varia a seconda della forma clinica riconosciuta.
Principali cause di tendinite
Come accennato, le cause di una tendinite sono molteplici, e spesso restano addirittura ignote.
Nonostante possa essere causata da un infortunio o da un trauma improvviso, è molto più probabile che la condizione derivi dalla ripetizione di un particolare movimento nel tempo.
Infatti, la maggior parte delle persone sviluppa tendinite perché il loro lavoro, sport o hobby implica movimenti ripetitivi, che mettono sotto stress i tendini.
Una tecnica impropria può sovraccaricare il tendine – che può verificarsi, ad esempio, con il gomito del tennista – e portare a tendinite.
Detto questo, esistono una serie di fattori di rischio che possono favorire l’insorgenza di questa condizione, elencati sul sito della Mayo Clinic – un’importante organizzazione senza scopo di lucro impegnata nella pratica clinica, nell’istruzione e nella ricerca, che fornisce assistenza esperta e completa a tutti coloro che hanno bisogno di guarigione:
- Età: man mano che le persone invecchiano, i loro tendini diventano meno flessibili, il che li rende più suscettibili a infiammazioni o irritazioni;
- Occupazione: la tendinite è più comune nelle persone il cui lavoro comporta movimenti ripetitivi, posizioni errate, sovraccarico, vibrazione, sforzo energico;
- Sport: le probabilità di sviluppare tendinite aumentano quando si praticano determinati sport che comportano movimenti ripetitivi, come baseball, pallacanestro, bowling, golf, nuoto, tennis.
Come curare una tendinite
Il trattamento della tendinite passa anche (e soprattutto) attraverso una prevenzione efficace, in particolare sul luogo di lavoro, dove il lavoratore deve essere messo in condizione di svolgere le proprie mansioni nel miglior modo possibile, senza per questo compromettere il proprio stato psico-fisico.
Di conseguenza, è importante assicurarsi che sia dotato dei DPI necessari, che esegua movimenti con una postura corretta, che eviti sforzi eccessivi e che possa godere di pause sufficienti, tali da consentire un riposo ed evitare incidenti o rischi.
La maggior parte dei casi di tendinite può essere trattata con successo con riposo, terapia fisica e farmaci per ridurre il dolore.
Se la tendinite è grave, e non viene trattata, può provocare la rottura di un tendine, rendendo necessario un intervento chirurgico.
Sarà il medico a stabilire come procedere, dopo aver svolto una serie di accertamenti oggettivi e diagnosticato il tipo di tendinite che affligge il paziente.